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Sportello antiviolenza

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Piazza Armerina (EN)

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16
Gen

Denunciate, denunciate, denunciate!

Mercoledì, 16 Gennaio 2013
Pubblicato in Donazione 5x1000


E' accusato di violenza sessuale continuata ed aggravata e di lesioni personali aggravate, Alfonso Lupo, il medico ginecologo di 67 anni, dell'ospedale Umberto I di Siracusa, arrestato ieri mattina dagli agenti della polizia di Stato.
Con atteggiamenti contrari al lecito esercizio dell'attività medica, avrebbe molestato alcune sue pazienti con gesti invasivi del tutto inutili ai fini medico-diagnostici.

Nei suoi confronti è stata eseguita un'ordinanza di custodia cautelare domiciliare, emessa dal gip del tribunale di Siracusa, su richiesta della procura della Repubblica. Dopo le incombenze di rito, il ginecologo è stato condotto nella propria abitazione e disposto agli arresti domiciliari.


Una delle denuncianti è una assistita del centro antiviolenza "Le Nereidi" di Siracusa.

ESORTIAMO LE ALTRE DONNE CHE HANNO SUBITO LA STESSA SORTE AD UNIRSI ALLE DENUNCIANTI!
NOI VOLONTARIE DELLA RETE ANTIVIOLENZA SIAMO PRONTE E DISPONIBILI A DARE LA NOSTRA ASSISTENZA PSICOLOGICA E LEGALE
MA SOPRATTUTTO LA NOSTRA SOLIDARIETA' DI DONNE PER LE DONNE.


DonneInsieme "Sandra Crescimanno"

10
Dic

Nemmeno con un fiore

Lunedì, 10 Dicembre 2012
Pubblicato in Donazione 5x1000
L'associazione "Donneinsieme - Sandra Crescimanno” di Piazza Armerina e il Rotaract Club – Distretto Persefone - domenica scorsa, al PalaFerraro di Piazza Armerina , hanno portato avanti la campagna di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne, consegnando agli atleti della squadra di basket del Ferrara Grottacalda le magliette che portano un messaggio simile a quello della nostra maglia: 
IO SONO UN UOMO E DICO NO ALLA VIOLENZA SULLE DONNE.
 
Portando in campo un messaggio stampato sulle loro magliette, i ragazzi del Ferrara- Grottacalda hanno voluto attirare l’attenzione degli altri uomini, coinvolgendoli ad esporsi e ad impegnarsi in prima persona su questo tema così delicato.
 
Noi Donneinsieme e ragazzi del Ferrara-Grottacalda invitiamo, ognuno nel proprio ruolo, individualmente e collettivamente, come sportivi, come volontari come genitori, come educatori, come amministratori, come cittadine e cittadini a dire NO alla violenza sulle donne e sulle bambine.... VINCIAMO INSIEME QUESTA PARTITA!
 
Ringraziamo il Rotaract Club "Zona Persefone" che ha finanziato l’acquisto delle maglie. 
 
06
Dic

L'educazione all'affettività

Giovedì, 06 Dicembre 2012
Pubblicato in Donazione 5x1000

Partire almeno dall’età scolare, quando la famiglia non è sufficiente.
Insegnare ai bambini maschi il rispetto delle bambine femmine.
Insegnare loro l’amore per le donne.
Spiegare loro che la filosofia e la religione hanno sempre sbagliato, volutamente, criminalmente, perché hanno sempre detto che la donna è un essere inferiore.

Questo bisognerebbe ripetere ai bambini maschi, come un mantra: le donne sono la vita stessa degli uomini, sono la poesia, sono la bellezza e l’intelligenza, sono la conoscenza e la creatività.
Questo bisognerebbe “curare” nella mente umana maschile, infantile e adulta.
Si deve amarle, sempre, le donne.
Lavorare, ogni giorno, perché realizzino la loro identità.

Anche quando ci rendono folli, anche quando ci rendono la vita apparentemente più complicata: favorire in ogni modo che siano loro stesse, che siano libere.
Che siano donne. Perché soltanto così possiamo essere uomini.
Perché senza donne, noi uomini non esisteremmo nemmeno, non avremmo niente da dire, non avremmo niente da fare.

Se continueranno a uccidere le donne, gli uomini resteranno soli.
E scompariranno dalla faccia della Terra.
Come un brutto ricordo.


Paolo Izzo
22
Set

 

 

 “TI TENGO PER MANO”
UN CORSO PER CONOSCERE, RICONOSCERE E CONTRASTARELA VIOLENZA MASCHILE SULLE DONNE

 

L'Associazione Donneinsieme “Sandra Crescimanno” di Piazza Armerina che gestisce l’unico sportello antiviolenza della provincia di Enna, organizza un corso rivolto alle donne che vogliono conoscere i diversi aspetti della violenza intrafamiliare contro le donne, e i modi per contrastarla.

La finalità del corso è quella di mettere in grado le partecipanti di individuare la “propria” modalità di aiuto alle donne che vogliono uscire dalla spirale della violenza e di impegnarsi nella diffusione di una cultura che rifiuti il modello di dominio del maschio, come presupposto della violenza stessa.

Per ogni donna che varca la porta di uno sportello o di un  Centro antiviolenza per trovare  il sostegno di cui ha bisogno,  serve l'impegno di chi sa ascoltarla e aiutarla nel percorso scelto, di chi organizza e gestisce la struttura, di chi tiene le relazioni con le Forze dell'Ordine e le Strutture Socio-Sanitarie, di chi raccoglie ed elabora i dati, di chi fa informazione e sensibilizzazione sul territorio, di chi si occupa della comunicazione esterna, di chi raccoglie fondi per mandare avanti i Centri, di chi organizza la formazione.

Tanto lavoro, dunque e tanto impegno per le volontarie che hanno deciso di intraprendere questo percorso.

Il corso è articolato in 26 ore di formazione in aula e di 10 ore di esercitazioni.
Gli incontri saranno organizzati all'insegna della massima partecipazione attiva e interrelazione tra le partecipanti, con simulate, lavori di gruppo, e incontri con esperte/i.

Luogo di svolgimento: Piazza Armerina – Ex Chiesa di Sant’Anna  - salita Sant’Anna s.n.c.

 

PROGRAMMA

 

 1° incontro 6 ottobre 2012

 

 9:00 – 11:00

Accoglienza (consegna cartellini e kit corso di formazione)

Presentazione del Corso e dell’Associazione a cura della presidente  Maria Grasso

Breve auto-presentazione delle partecipanti sia corsiste che socie/esperte.

“ Dal femminismo ai Centri Antiviolenza: sviluppo di conoscenze teoriche e di base”

Rossella Murella  - operatrice di Donneinsieme

 

11:00- 11:30  coffee break

 

11:30 – 13:00

Perché siamo qui: lavoro di gruppo su motivazioni ed aspettative delle partecipanti.

Vissia Bilardo  Psicologa- psicoterapeuta di Donneinsieme

 

13:00 – 14:00  pausa pranzo

 

14:00 - 16:00

Modalità e dinamiche della violenza alle donne. Acquisizione di abilità e competenze specifiche in tema di violenza domestica.  

Cinzia Vella Psicologa- psicoterapeuta di Donneinsieme

 

 2° incontro 13 ottobre 2012

 

9:00 - 13:00

Il percorso di ricerca di aiuto e i principi dell’aiuto in ottica riflessiva: la co-costruzione dei percorsi di cambiamento”.

Patrizia Fenaroli – Psicologa Psicoterapeuta sistemico relazionale

 

13:00 – 14:00 pausa pranzo

 

14:00 – 16:00

“La modalità dell’ accoglienza. L’operatrice di accoglienza nel contesto del lavoro di gruppo: organizzazione del servizio”.

Lavoro di gruppo con simulate e compilazione di scheda di accoglienza:

Eleonora Carrubba - operatrice di Donneinsieme e Patrizia Fenaroli – Psicologa psicoterapeuta

 

 3° incontro 20 ottobre 2012

 

9:00 - 11:00

“L’autostima: cos’è e come è implicata nei percorsi di uscita dalla violenza. Autovalutazione ed empowerment." 

 Licia Strazzanti - Psicologa di  Donneinsieme

 

11:00- 11:30  coffee break

 

11:30 – 13:00

“Disturbo post- traumatico da stress e violenza domestica”

Tullio Scrimali – Psichiatra Psicoterapeuta, docente di Psicologia Clinica, Facoltà di Medicina, Università di Catania

Damiana Tomasello - Psicologa Psicoterapeuta  Centro Clinico ALETEIA e Scuola di Specializzazione in Psicoterapia ALETEIA, Enna

 

13:00 – 14:00 pausa pranzo

 

14:00 – 16:00

“Lo stalking: dall’emozione  all’ossessione” . Il reato di stalking : denuncia e ammonimento; come difendersi dalle minacce; la presentazione della querela di parte e la compilazione di una denuncia

Veronica Giorgianni –Avvocata

 

4° incontro 27 ottobre 2012

 

 9:00 -11:00

“La violenza subita e la violenza assistita: minori spettatori”

Definizione e caratteristiche del fenomeno: indicatori fisici, comportamentali ed emotivi.

Il danno psicologico. La rilevazione, la protezione e l’intervento nei casi di abuso.

Ilenia Adamo – Psicologa Psicoterapeuta

 

11:00 – 11:30 coffee break

 

11:30 -13:00

Il Tribunale dei Minori: incidente probatorio , audizione protetta.

Quali tutele per il minore?

Francesco Pallini – Giudice Tribunale per i Minori

 

13:00 – 14:00 pausa pranzo

 

14:00 – 16:00

“Gli aspetti legali dell’intervento nei casi di violenza intrafamiliare ed extrafamiliare. Diffida ed allontanamento del coniuge violento

Giusy Fioriglio - Avvocata di Donneinsieme

 

5° incontro 10 novembre 2012

 

9:00 – 10:00

“Le relazioni di collaborazione sul territorio:

Il Consultorio Familiare e la sua interazione con la rete dei servizi.”

Maria Arena - Psicologa Psicoterapeuta Consultorio Familiare di Piazza Armerina

 

10:00 -11:00

 “Le modalità e le procedure di intervento degli operatori dei Servizi  Sociali nei casi di violenza domestica”  

Antonella Palermo - assistente sociale del comune di Piazza Armerina

 

11:00 – 11:30 coffee break

 

11:30 -12:00

La collaborazione con le Forze dell'Ordine e l’accoglienza alle vittime: schede operative di intervento” . 

Carabinieri - Questura

 

 

12:00 -13:00

“Procedure operative degli operatori  sanitari nei casi di violenza.”

 

Gaetano Pastro - Infermiere Forense e Forensic Exsaminer - Pronto Soccorso Ospedale Umberto I di Enna

 

13:00 – 14:00  pausa pranzo

 

14:00- 16:00

"La presa in carico  del soggetto maltrattante: comprendere il conflitto e gestirlo"

Daniele Modica – Psicologo Psicoterapeuta  Associazione AIDE (ass. indipendente donne europee)

 

6° incontro 17 novembre 2012

 

9:00 – 10:00

L’esperienza dello sportello Donneinsieme  “Sandra Crescimanno” sul territorio ennese.

Maria Grasso - Presidente Associazione

 

10:00 – 12:00

I Centri Antiviolenza: laboratori di ricostruzione del sé. L’organizzazione dei vari servizi, i canali di finanziamento, le convenzioni con gli enti locali, la selezione, la formazione e la gestione del personale volontario. Le varie professionalità coinvolte.

Lilliana Militello - responsabile di una casa rifugio ad indirizzo segreto e socia del CDS Coordinamento Donne Siciliane.

Testimonianza

 

12:00 – 13:00 

Riflessioni collettive ed individuali sul percorso formativo fatto e prospettive individuali di impegno futuro.

Consegna attestati di partecipazione.

 

Segreteria organizzativa

Samantha Barresi cell. 3477635682

Angela Aloi cell. 3455738055


11
Set

Carissime volontarie,
ho pensato che fosse importante "parlare" con voi che avete deciso o che state pensando di partecipare al Corso di Formazione di base per Operatrici di Sportello/ Centro Antiviolenza.

Alla base del lavoro dei Centri Antiviolenza vi è una profonda conoscenza delle cause della violenza domestica, delle diverse forme sotto cui si presenta e dell'impatto che ha sulle vittime, perchè la violenza lascia profonde cicatrici sia sul corpo che nell'anima, distruggendo l'autostima di un individuo.

Le volontarie degli sportelli e dei centri antiviolenza accolgono le donne nel pieno rispetto, con sensibilità, con empatia e avendo consapevolezza dei loro bisogni, sospendendo ogni giudizio personale nei loro confronti. Il nostro principale obiettivo è quello di accrescere la loro forza, così che possano prendere coscienza della loro condizione e intraprendere un percorso di autonomia che le liberi dalla spirale della violenza.

So che ognuna di voi è motivata a fare questo corso, ma so anche che, quando si scende in campo, tutto può diventare più difficile: ecco perchè prerequisito essenziale è la professionalità. Le operatrici devono essere adeguatamente formate e strutturate per lavorare in questo ambito, devono imparare a confrontarsi con le colleghe e soprattutto devono imparare a FARE GRUPPO.

Il GRUPPO è fondamentale perchè vi aiuterà a superare il dolore che vi pioverà addosso e vi consentirà di trovare, oltre alla vostra professionalità, le parole giuste per affrontare le varie problematiche che vi si presenteranno.

Care amiche, prima di compilare la scheda di iscrizione chiedetevi perchè lo fate facendo, perchè avete deciso di intraprendere questa strada, cosa sapete della violenza e com'è il vostro rapporto con le altre donne...

Chiedetevi se siete disponibili ad offrire qualche ora del vostro tempo in maniera assolutamente gratuita avendo "solo" come ricompensa il grazie di una donna che avete ascoltato, rincuorato e aiutato o il sorriso di un bambino che avete sottratto ad un padre violento.

Ci saranno momenti in cui penserete di avere fallito, quando per esempio le donne ritireranno la denuncia e ritorneranno a casa dal loro aguzzino: ma anche lì, dovete avere rispetto per le loro decisioni e, comunque, sappiate che non sarà mai un fallimento perchè avrete instillato dentro di loro una goccia di voglia di libertà, quella voglia che un giorno magari consentirà loro di uscire dalla violenza.

Voglio lasciarvi per poi, spero, ritrovarvi con le parole di una donna che riesce a cogliere l'essenza del dolore e a trasformarlo in forza viva...

"O donne povere e sole, violentate da chi non vi conosce.
Donne che avete mani sull'infanzia esultanti segreti d'amore,
tenete conto che la vostra voracità naturale non sarà mai sazia.
Mangerete polvere come io mangio polvere,
avrete sempre il filo della ragione che vi taglierà in due.
Ma da queste profonde ferite usciranno farfalle libere..."

Alda Merini


Un abbraccio in sorellanza. Maria Grasso

04
Giu

Sandra Crescimanno

Lunedì, 04 Giugno 2012
Pubblicato in Eventi

 

Sandra Crescimanno era una ragazza con dei sogni.
Sogni piccoli, per grandi imprese. Portava i capelli corti, tagliati alla maschietto... ed era coraggiosa. Nel 1982 dopo il diploma decise di lasciare il suo paese, Piazza Armerina, e andare da sola a studiare a Venezia. Lontano da casa, da Enna, dalla Sicilia. Voleva studiare lingue orientali, la sua passione. Nel suo paese la guardavano con stupore e invidia. Non erano tante le ragazze che, trent’anni fa, partivano per andare a studiare al Nord Italia e per di più sceglievano lingue lontane.
Ma Sandra era una ragazza con dei sogni.
A Venezia conobbe un ragazzo più grande di lei. Era un professore di musica. Diventarono amici. Ma lui voleva di più. Voleva che Sandra diventasse la sua fidanzata. Lo voleva con forza. Divenne un’ossessione.
Forse Sandra avvertì qualcosa, forse...ma non ebbe il tempo di fuggire e di salvarsi. Sandra fu uccisa a Venezia il 25 gennaio 1983 dal suo amico musicista. Fu accoltellata. Non ferite mortali, ferite che la uccisero lentamente... Morì dissanguata. La trovarono nella sua stanza alcuni compagni di università, preoccupati perchè la piccola ragazza siciliana non andava a lezione.
Sandra a Piazza Armerina non é più tornata.

I compagni di scuola portarono a piedi la bara di Sandra dalla cattedrale fino alla parte nuova della città. Al funerale parteciparono anche i genitori del musicista, che chiesero perdono ai genitori di Sandra e alle sue sorelle.

È tutto ciò che so di Sandra. Quello che ho sentito oggi a Piazza Armerina. Ora sono a letto, con la piazza del paese a pochi metri e una grande luna tonda sulla testa. Ho appena cercato notizie di Sandra su google. Ho passato al setaccio l’archivio dell’Ansa. Ho indagato tra i vecchi pezzi di Repubblica. Niente. I primi archivi on-line nascono nel 1984.
L’omicidio di Sandra Crescimanno, fuori da questo paese, non lo ricorda nessuno. Anche perché il suo omicida, il giovane musicista, dopo averla uccisa, si tolse la vita, gettandosi dal balcone della scuola di Musica dove insegnava. Nessun giallo. Nessun risvolto noir. Solo i sogni di una ragazza siciliana con i capelli alla maschietto e un’ossessione mortale di un giovane musicista veneziano.

Io sono capitata a Piazza Armerina per caso. O forse non é giusto parlare di caso.
Sono capitata a Piazza Armerina perché una donna, Maria Grasso, dopo aver letto il mio Malanova, mi ha cercata, scelta, voluta per l’inaugurazione dello sportello antiviolenza (il primo della provincia di Enna) dell’associazione “Donne insieme-Sandra Crescimanno”.
In certi posti non ci si capita, ci si deve arrivare. E io sono stata chiamata.
A Maria che ha insistito per la mia trasferta siciliana (oh quanto!) continuavo a ripetere: “Ma io che testimonianza posso dare? Cosa c’entro? Non sono adeguata. Ho solo scritto un libro, ma non conosco la violenza sulle donne”.
E invece, oggi ho capito, che forse il regalo più grande che Malanova e Anna Maria Scarfò mi hanno fatto è stato darmi una possibilità: capire cosa accade prima di una violenza, durante, dopo...diventare più sensibile ai racconti, più forte nella voglia di reagire, più cosciente che le donne devono aiutarsi l’un l’altra, che le cose si devono chiamare con il loro nome, senza paura (mai), che la violenza si vince «con la cultura e con l’educazione al rispetto, con lo scardinamento di certi luoghi comuni» (come dice Maria Grasso), con «una forma di amore che si chiama sorellanza e con la consapevolezza e la stima in se stesse» (come dice Raffaella Mauceri del centro antiviolenza Le Nereidi di Siracusa).
Quella di oggi è stata una giornata lunga... in un paese color ocra, fatto di pietre e di acqua, di strade di mattoni e piccole luci come in un presepe, di donne e di forza.
Oggi ho conosciuto Sandra Crescimanno e tante donne come lei... che hanno dei sogni.

 

Cristina Zagaria

 

fonte: www.cristinazagaria.it


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