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Sportello antiviolenza

Lunedì pomeriggio 15,30/17,30
Martedì mattina 9,30/12,30
1 venerdì di ogni mese 9,30/12,30


Piazza Armerina (EN)

Chiama il 1522

Numero verde antiviolenza:
1522
Mobile H24:
320 94 40 262

06
Ott

ELENCO DELLE AMMESSE
AL III CORSO DI FORMAZIONE “TI TENGO PER MANO
ORGANIZZATO DALL’ASSOCIAZIONE DONNEINSIEME “SANDRA CRESCIMANNO” SPORTELLO ANTIVIOLENZA DI PIAZZA ARMERINA (EN)
CON INIZIO IL 19 OTTOBRE 2013:

1. AMATO LUCIA (ENNA)
2. ARENA MARIA CONCETTA (PIAZZA ARMERINA)
3. BENTIVOGLIO MARIA SAMANTA (PIAZZA ARMERINA)
4. BONIFAZIO BRUNELLA (PIAZZA ARMERINA)
5. BUONO MARIA RITA (ENNA)
6. CINCOTTA MIRIAM EMANUELA (PIAZZA ARMERINA)
7. DI VENTI VANESSA (ENNA)
8. DI STEFANO MARIA (ENNA)
9. DUCA LOREDANA NICOLETTA (ENNA)
10. GAGLIANO GIULIA (PIAZZA ARMERINA)
11. GIARRIZZO WILMA FRANCESCA (VALGUARNERA)
12. GIUNTA JENNY (BARRAFRANCA)
13. LA PAGLIA MARIA (ENNA)
14. LA PAGLIA ROSAMARIA (ENNA)
15. LA SPINA LOREDANA (PIAZZA ARMERINA)
16. LICATA ALESSIA (PIAZZA ARMERINA)
17. LOMBARDO DENISE (NISCEMI)
18. MESSINA CRISTINA (AIDONE)
19. MESSINA PAOLA (ENNA)
20. MINGRINO MARINA (ENNA)
21. NAPOLI CARMEN (LEONFORTE)
22. PATTI PETRONILLA (ASSORO)
23. PELLIGRA ELISA MONICA (PIAZZA ARMERINA)
24. PROVITINA ANTONINA (LEONFORTE)
25. RISTAGNO ORIANA (PIAZZA ARMERINA)
26. ROMANO FEDERICA (PIAZZA ARMERINA)


NOTA: si ricorda alle corsiste che per il rilascio dell’attestato è consentita una sola assenza. L'offerta di formazione avrà il costo di 80,00 euro da pagare, dopo la pubblicazione della graduatoria, tramite bonifico bancario intestato a: Associazione "DonneInsieme - Sandra Crescimanno" Iban IT11 Y033 5901 6001 0000 0069 111 o direttamente in contanti il primo giorno del corso.

 

27
Mar

Carissime amiche,
abbiamo letto con grande attenzione i vostri curricula e le vostre lettere motivazionali, piene di passione e di tanta voglia di fare.
Anche questa volta, le domande di partecipazione al corso sono state tantissime e questo ci riempie di orgoglio e ci dà la misura di quanto questo problema sia sentito dalle DONNE che desiderano lavorare con e per le DONNE, sfatando quel luogo comune che le vede nemiche tra loro.
Il nostro sportello antiviolenza, che da due anni opera nella provincia, ha accolto tantissime donne e ha ricevuto tantissime chiamate di aiuto. Spesso, purtroppo, le volontarie non sono riuscite ad essere più incisive perché le donne che chiamavano da altri paesi della provincia sono impossibilitate a recarsi al nostro sportello.
A volte ci siamo spostate noi, ma con grandissime difficoltà e rischi. Ecco perché abbiamo cercato di accogliere le domande che ci sono pervenute dalle amiche di altre città. Desideriamo che queste possano formarsi per poi lavorare all’interno di uno sportello di DonneInsieme in altre città del nostro territorio. È un servizio che desideriamo offrire alle donne e ai bambini che, nella nostra provincia, versano in condizioni di disagio e maltrattamento.

Le corsiste ammesse sono 30: le altre, comprese quelle che hanno inviato la domanda incompleta, verranno ricontattate in futuro dalla segreteria organizzativa e potranno confermare o meno la volontà di partecipare ai successivi corsi di formazione.
Nel ringraziarvi tutte, auguriamo alle 30 corsiste ammesse al II Corso di formazione un buon lavoro e un arrivederci a sabato 6 aprile, presso l’ex Convento di Sant’Anna a Piazza Armerina.

Un abbraccio in sorellanza.

Maria Grasso – Presidente DonneInsieme “Sandra Crescimanno”


ELENCO DELLE AMMESSE

AL II CORSO DI FORMAZIONE “TI TENGO PER MANO” ORGANIZZATO DALL’ASSOCIAZIONE DONNEINSIEME “SANDRA CRESCIMANNO” SPORTELLO ANTIVIOLENZA DI PIAZZA ARMERINA (EN) CON INIZIO IL 6 APRILE 2013:

1. ALBA VITTORIA LOREN (PIAZZA ARMERINA)
2. ALEO MARIA CONCETTA (BARRAFRANCA)
3. ARENA MARIA STELLA (BARRAFRANCA)
4. CALCAGNO CHIARA (PIAZZA ARMERINA)
5. CAMERINO CARLA (PIAZZA ARMERINA)
6. CARUSO ANGELA (ENNA)
7. COSTA CONCETTA AUSILIA (BARRAFRANCA)
8. CUORE CAROLINA (PIAZZA ARMERINA)
9. DI DIO CIANTIA DEMETRA (PIAZZA ARMERINA)
10. DI MARCO ALESSANDRA (ENNA)
11. DI SANO FRANCA (PIAZZA ARMERINA)
12. FERRIGNO DANIELA (BARRAFRANCA)
13. FERRERI ROSARIA (BARRAFRANCA)
14. GIADONE GIULIA (VILLAROSA)
15. GIUNTA ADRIANA (BARRAFRANCA)
16. GIUSTO MARISA (BARRAFRANCA)
17. INGALA ALESSANDRA (BARRAFRANCA)
18. LA ROSA MARIA GIUSEPPINA (ENNA)
19. LAUDANI FEDERICA (LEONFORTE)
20. LIBRO STEFANIA (PIAZZA ARMERINA)
21. LUPO LUCIA (BARRAFRANCA)
22. MAZZOLA ORIANA (ENNA)
23. MILANO IRENE (ENNA)
24. PILOTTA MARILENA (PIAZZA ARMERINA)
25. RIZZO GAIA MANUELA (PIAZZA ARMERINA)
26. ROMANO FEDERICA (PIAZZA ARMERINA)
27. SAVARESE LUIGIA (ENNA)
28. SCAVUZZO GRETA MARIA (PIAZZA ARMERINA)
29. SICILIANO ORIANA (BARRAFRANCA)
30. VINCIFORI VERENA (PIAZZA ARMERINA)

 

 

19
Mar

 


“TI TENGO PER MANO”
UN CORSO PER CONOSCERE, RICONOSCERE E CONTRASTARE LA VIOLENZA MASCHILE SULLE DONNE

 

 

L'Associazione DonneInsieme “Sandra Crescimanno” di Piazza Armerina che gestisce l’unico Sportello Antiviolenza della provincia di Enna, organizza il II° corso rivolto alle donne che vogliono conoscere i diversi aspetti della violenza intra ed extra - familiare contro le donne, e i modi per contrastarla.
La finalità del corso è quella di mettere in grado le partecipanti di individuare la “propria” modalità di aiuto alle donne che vogliono uscire dalla spirale della violenza e di impegnarsi nella diffusione di una cultura che rifiuti il modello di dominio del maschio, come presupposto della violenza stessa.
Per ogni donna che varca la porta di uno sportello o di un Centro Antiviolenza per trovare il sostegno di cui ha bisogno, serve l'impegno di chi sa ascoltarla e aiutarla nel percorso scelto, di chi organizza e gestisce la struttura, di chi tiene le relazioni con le Forze dell'Ordine e le Strutture Socio-Sanitarie, di chi raccoglie ed elabora i dati, di chi fa informazione e sensibilizzazione sul territorio, di chi si occupa della comunicazione esterna, di chi raccoglie fondi per mandare avanti i Centri, di chi organizza la formazione.
Tanto lavoro, dunque, e tanto impegno per le volontarie che hanno deciso di intraprendere questo percorso.
Il corso è articolato in 24 ore di formazione in aula e di 10 ore di esercitazioni.
Gli incontri saranno organizzati all'insegna della massima partecipazione attiva e interrelazione tra le partecipanti, con simulate, lavori di gruppo, e incontri con esperte/i.
Luogo di svolgimento: Piazza Armerina – Ex Convento di Sant’Anna - salita Sant’Anna s.n.c.

 

PROGRAMMA

1° INCONTRO - 6 APRILE 2013

9:00 – 9:30
Accoglienza (consegna cartellini e kit corso di formazione).
Presentazione del Corso e dell’Associazione a cura della presidente Maria Grasso.
Breve auto-presentazione delle partecipanti sia corsiste che socie/esperte.

9:30 – 11:00
“Dal femminismo ai Centri Antiviolenza: sviluppo di conoscenze teoriche e di base.”
Rossella Murella - Operatrice di DonneInsieme.

11:00- 11:30 coffee break

11:30 – 13:00
“Perché siamo qui: lavoro di gruppo su motivazioni ed aspettative delle partecipanti.”
Gaetana D’Agostino - Psicologa/Psicoterapeuta funzionale.

13:00 – 14:00 pausa pranzo

14:00 - 16:00
“Modalità e dinamiche della violenza alle donne. I tipi di violenza. Acquisizione di abilità e competenze specifiche in tema di violenza domestica.”
Cinzia Vella – Psicologa/Psicoterapeuta di DonneInsieme.


2° INCONTRO - 13 APRILE 2013

9:00 - 13:00
“Il percorso di ricerca di aiuto e i principi dell’aiuto in ottica riflessiva: la co-costruzione dei percorsi di cambiamento”.
Patrizia Fenaroli – Psicologa/Psicoterapeuta sistemico relazionale.

13:00 – 14:00 pausa pranzo

14:00 – 16:00
“La modalità dell’accoglienza. L’operatrice di accoglienza nel contesto del lavoro di gruppo: organizzazione del servizio.”
Lavoro di gruppo con simulate e compilazione di scheda di accoglienza.
Samantha Barresi - Operatrice di DonneInsieme e Patrizia Fenaroli Psicologa/Psicoterapeuta.


3° INCONTRO - 20 APRILE 2013

9:00 - 11:00
“La violenza subita e la violenza assistita: minori spettatori. Definizione e caratteristiche del fenomeno: indicatori fisici, comportamentali ed emotivi. Il danno psicologico. La rilevazione, la protezione e l’intervento nei casi di abuso.”
Irene Petruccelli – Psicologa/Psicoterauta - Docente Università "Kore" Di Enna - Direttrice del Centro di Psicologia Giuridica Di Roma.

11:00- 11:30 coffee break

11:30 – 13:00
“Il Tribunale dei Minori: incidente probatorio, audizione protetta. Quali tutele per il minore?”
Gabriella Tomai – G.I.P. del tribunale per i minori di Caltanissetta.

13:00 – 14:00 pausa pranzo

14:00 – 16:00
“Gli aspetti legali dell’intervento nei casi di violenza intrafamiliare ed extrafamiliare. Diffida ed allontanamento del coniuge violento.
Giusy Fioriglio - Avvocata di DonneInsieme.


4° INCONTRO - 27 APRILE 2013

9:00 -11:00
“L’autostima: cos’è e come cambia nei percorsi di uscita dalla violenza. Autovalutazione ed Empowerment.”
Licia Strazzanti - Psicologa di DonneInsieme.
11:00 – 11:30 coffee break

11:30 -13:00
“Disturbo post- traumatico da stress e violenza domestica.”
Nicola Malizia – Docente di Criminologia presso l’università Kore di Enna.

13:00 – 14:00 pausa pranzo

14:00 – 16:00
“Lo stalking: dall’emozione all’ossessione.” Il reato di stalking: denuncia e ammonimento; come difendersi dalle minacce; la presentazione della querela di parte e la compilazione di una denuncia.
Paola D’Ambrosio – Sostituto Procuratore della Repubblica di Enna.


5° INCONTRO - 11 MAGGIO 2013

9:00 – 11:00
“Procedure operative degli Operatori Sanitari nei casi di violenza.”
Gaetano Pastro - Infermiere Forense e Forensic Exsaminer - Pronto Soccorso Ospedale Umberto I di Enna.

11:00 – 11:30 coffee break

11:30 -13:00
“La presa in carico del soggetto maltrattante: comprendere il conflitto e gestirlo. Il potere nelle Relazioni - Il caso di Rosangela e Mario”
Maria Clotilde Pettinicchi – Psichiatra, Criminologo clinico e Psichiatra forense. Psicoterapeuta della famiglia - Giudice esperto del Tribunale di Sorveglianza di Venezia.


13:00 – 14:00 pausa pranzo

14:00- 16:00
“Simulata” con le volontarie di DonneInsieme (Operatrice, Psicologa, Avvocata).

 

6° INCONTRO - 18 MAGGIO 2013

9:00 – 11:00
L’esperienza dello sportello DonneInsieme “Sandra Crescimanno” sul territorio ennese.
Visita allo sportello antiviolenza.
Maria Grasso - Presidente Associazione

11:00 – 13:00
“Riflessioni collettive ed individuali sul percorso formativo fatto e prospettive individuali di
impegno futuro.”
Consegna attestati di partecipazione.

 


SEGRETERIA ORGANIZZATIVA


Michela Strazzante cell. 3289120691
Donatella Garattini cell. 3886538199
Valentina Bonaccorso cell. 3292289964

 

30
Set


L'Associazione DONNEINSIEME - SANDRA CRESCIMANNO presenta il III° corso di formazione di base per Operatrici di Centri Antiviolenza, che si terrà a Piazza Armerina, presso l'ex Convento di S. Anna, da sabato 19 Ottobre a sabato 30 novembre 2013 (escluso sabato 2 novembre).

Gli argomenti trattati durante il corso di formazione saranno:

- Conoscenza del fenomeno della violenza di genere e dei Centri Antiviolenza;
- Metodologia di accoglienza alle donne e alle minori che subiscono violenza;
- I principi dell’aiuto alle vittime;
- La violenza assistita;
- Il lavoro di rete;
- La casa rifugio;
- Aspetti legali e giuridici: normative e procedure;
- La promozione, la formazione, la comunicazione e la sensibilizzazione al fenomeno della violenza.

Chi volesse partecipare al corso deve inviare una mail all’indirizzo di posta elettronica Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.  allegando la domanda di partecipazione (scaricabile in allegato, qui sotto) debitamente compilata, il proprio curriculum vitae ed una breve lettera motivazionale entro e non oltre il 30 settembre.

L'offerta di formazione completa avrà il costo di 80 euro da pagare, dopo la pubblicazione della graduatoria, tramite bonifico bancario intestato a: Associazione "DonneInsieme - Sandra Crescimanno" Iban IT11 Y033 5901 6001 0000 0069 111 o direttamente in contanti il primo giorno del corso.

L'Ordine degli Avvocati di Enna rilascerà tre crediti (3) alle corsiste che riceveranno l'attestato.


N.B. Le domande incomplete verranno automaticamente escluse.

 

25
Feb

DonneInsieme a PresaDiretta

Lunedì, 25 Febbraio 2013
Pubblicato in Eventi

 

 Come si fa a passare dall’amore all’annientamento fisico? 

Con questa domanda domenica sera su Rai3 Riccardo Iacona ha aperto la puntata “Strage di donne” di PresaDiretta sulla violenza domestica, un fenomeno in crescita che ormai colpisce a tutte le latitudini e in tutti gli ambienti sociali.

Il viaggio di Iacona parte dal cuore della Sicilia, proprio da Enna, dove Vanessa Scialfa, appena ventenne, è stata uccisa, il 24 aprile 2012: si tratta della 43esima donna uccisa in Italia dall’inizio dell’anno; 43 donne in 105 giorni.
Ad uccidere Vanessa è stato il suo fidanzato, Francesco Lo Presti, un uomo di 34 anni. Con lui Vanessa conviveva da soli tre mesi. Dopo averla uccisa, Francesco getta il corpo in campagna e dice a tutti che Vanessa è scappata. Per due giorni la cercano parenti, amici e tutte le televisioni, locali e nazionali. Ben presto si scopre che la ragazza è stata strangolata dal fidanzato con un cavo elettrico, poi soffocata con un fazzoletto imbevuto di candeggina.

Riccardo Iacona a Piazza Armerina incontra Maria Grasso, che ha aperto l’unico sportello antiviolenza esistente in tutta la provincia di Enna: da poche, concise risposte si capisce subito che il lavoro è tantissimo e che Maria Grasso e le 58 socie, tutte volontarie, vanno avanti autotassandosi, senza ricevere quei finanziamenti che potrebbero permettere loro di aprire una casa rifugio per i casi di emergenza.

360 sono le donne uccise in Italia, dal 2008 al 2011. L’associazione di Maria Grasso ha voluto ricordarle con una istallazione di scarpe da donna: 360 paia di scarpe, simbolo silenzioso ma potentemente fisico delle donne che oggi non ci sono più: madri, mogli, nonne, sorelle, figlie, amiche. Ogni donna che viene uccisa rappresenta una maglia importante del tessuto sociale che viene strappata via dalla violenza domestica.

Il viaggio di Riccardo Iacona continua a Paternò, in provincia di Catania, dove è avvenuto l’omicidio di Enza Anicito, uccisa dal suo ex compagno davanti alla figlia Sonia; da Scicli proviene la storia di Rosa Trovato, strangolata dal marito: colpisce la complicità della famiglia, dei vicini, dell’ambiente in cui vivevano, che sapevano dei maltrattamenti e nulla hanno fatto per salvare questa donna. L’indifferenza uccide più della violenza, uccide due volte. Si tratta di una vera e propria strage, una “strage di donne”.

Sono moltissime le donne che nel 2012 si erano rivolte alle forze dell’ordine denunciando gli uomini che poi le avrebbero uccise: Sabrina Blotti, uccisa a Cesena a colpi di pistola per strada a sangue freddo dal suo ex compagno; Stefania Mighali, uccisa insieme alla figlia di otto anni, la suocera disabile e il cognato dal marito Pietro Fiorentino; e tante altre donne, uccise non per strada, da sconosciuti, ma tra le mura domestiche, dai loro cari. Tutte queste donne potevano essere salvate, ma lo Stato non ha protetto la loro vita proprio nel momento in cui gliel'avevano affidata.

Riccardo Iacona continua con le sue domande, che sono delle riflessioni: “Chiedo agli uomini che stanno a casa: ci possiamo riconoscere anche solo in parte in questo racconto? Anche quelli di noi che non hanno mai alzato la mano contro la propria donna: quante volte siamo rimasti senza parole? quanti di noi hanno usato le urla come scorciatoia, quando non hai più gli argomenti per controbattere?“

Sono 7 milioni le donne italiane che almeno una volta nella loro vita hanno subito una qualche forma di violenza: lo stabilisce una statistica fatta dall’Istat nel 2007, prima e ultima indagine mai fatta.
“Non sappiamo neanche i numeri veri della violenza, così come non sappiamo con precisione quante sono i numeri del femminicidio. Questo perchè manca un Osservatorio sulla violenza di genere. Eppure quante cose concrete, quante buone pratiche politiche si potrebbero mettere in campo per arginare la violenza di cui sono vittime le donne? Ma da noi anche quelle previste per legge non si fanno: la legge sullo stalking approvata nel 2009 prevede l’esistenza di una fitta rete di centri e sportelli antiviolenza.”
Ma dal Nord al Sud, la percentuale di case rifugio e di posti letto cala vertiginosamente.

Riccardo Iacona continuerà ad andare in giro per l’Italia con il suo libro, “Se questi sono gli uomini”,  che è il risultato del viaggio compiuto la scorsa estate tra i centri antiviolenza.

 

Rossella Murella

 

 

11
Feb

La Toponomastica Femminile

Lunedì, 11 Febbraio 2013
Pubblicato in Donazione 5x1000


L’associazione “DonneInsieme – Sandra Crescimanno”, impegnata quotidianamente nella lotta contro la violenza sulle donne con l’apertura infrasettimanale di uno sportello antistalking e antiviolenza, si occupa da sempre della divulgazione, attraverso progetti destinati alle scuole, della Storia delle Donne, che rappresenta un valore aggiunto nella lotta alla violenza domestica, e uno strumento valido, sia per le giovani donne che per i futuri uomini, allo sviluppo di una “cultura di genere”, che passa attraverso la conoscenza del contributo fondamentale che le donne hanno dato, lungo il corso della storia, in tutti i campi del progresso umano: dall’istruzione, alla ricerca scientifica, alla filosofia, alla vita sociale e civile della società.

In questa ottica, ed in previsione dell’8 marzo, si inquadra una riflessione di tipo sociale e culturale: esistono tante figure femminili che hanno segnato la nostra storia. Ma nonostante le donne siano state storicamente ben presenti nella vita delle nostre città, i dati statistici rilevabili dai centri urbani siciliani ed italiani sono piuttosto bassi quanto ad uno dei parametri che misurano il grado di equilibrio tra i generi: la toponomastica.

Le strade delle nostre città pullulano di nomi altisonanti: via Garibaldi, via Cavour, piazza Mazzini, Viale Vittorio Emanuele, etc.; ma quante di esse sono intitolate alle donne?
Una parte esigua.

Perché, ci chiediamo, quando si intitola una via, una piazza o altro ad un personaggio importante, volendo così significare il peso di quel personaggio nella rappresentazione che una città ha di se stessa, sistematicamente le donne passano in secondo piano?
Quanto pesano gli stereotipi di genere in tutti gli apparati simbolici che una città mostra, innanzitutto ai suoi abitanti, dal nome delle strade alla segnaletica stradale?

Lo stradario di Piazza Armerina non è aggiornato al 2013, e basta anche uno sguardo sommario alle nuove intestazioni delle strade della nostra città, per rendersi conto che non vi sono nomi femminili.
La questione potrebbe apparire marginale ai più, ma non è da sottovalutare: il cambiamento culturale, che ci auspichiamo e per il quale ci impegniamo quotidianamente, passa anche e soprattutto attraverso i simboli, che vanno corretti laddove necessario.

Pertanto, “DonneInsieme - Sandra Crescimanno” vuole farsi promotrice di una vera e propria politica di genere nella Toponomastica: chiederemo innanzitutto ai Sindaci ed alle Giunte comunali della provincia che venga istituita una commissione di toponomastica - da istituire ex novo, qualora non ci fosse - che si impegni ad intitolare le prossime vie, piazze, slarghi, giardini, scuole, musei, rotonde, biblioteche, piste ciclabili e quant’altro, a figure femminili, locali o nazionali, che hanno segnato significativamente la storia del nostro Paese.
Inoltre, in previsione della prossima giornata delle Donne, DonneInsieme sarà promotrice di un progetto sulla toponomastica femminile, in cui coinvolgerà le scuole superiori.

 

Rossella Murella

06
Dic

L'educazione all'affettività

Giovedì, 06 Dicembre 2012
Pubblicato in Donazione 5x1000

Partire almeno dall’età scolare, quando la famiglia non è sufficiente.
Insegnare ai bambini maschi il rispetto delle bambine femmine.
Insegnare loro l’amore per le donne.
Spiegare loro che la filosofia e la religione hanno sempre sbagliato, volutamente, criminalmente, perché hanno sempre detto che la donna è un essere inferiore.

Questo bisognerebbe ripetere ai bambini maschi, come un mantra: le donne sono la vita stessa degli uomini, sono la poesia, sono la bellezza e l’intelligenza, sono la conoscenza e la creatività.
Questo bisognerebbe “curare” nella mente umana maschile, infantile e adulta.
Si deve amarle, sempre, le donne.
Lavorare, ogni giorno, perché realizzino la loro identità.

Anche quando ci rendono folli, anche quando ci rendono la vita apparentemente più complicata: favorire in ogni modo che siano loro stesse, che siano libere.
Che siano donne. Perché soltanto così possiamo essere uomini.
Perché senza donne, noi uomini non esisteremmo nemmeno, non avremmo niente da dire, non avremmo niente da fare.

Se continueranno a uccidere le donne, gli uomini resteranno soli.
E scompariranno dalla faccia della Terra.
Come un brutto ricordo.


Paolo Izzo
01
Ott


Carissime amiche,
è con grande attenzione che abbiamo letto i vostri curricula e le vostre lettere motivazionali, piene di passione e di tanta voglia di fare.
Le domande di partecipazione al corso sono state tantissime, oltre ogni nostra più rosea aspettativa e questo ci riempie di orgoglio e ci dà la misura di quanto questo problema sia sentito dalle DONNE che desiderano lavorare con altre DONNE e per le DONNE, sfatando quel luogo comune che le vede nemiche tra loro.
Il nostro sportello Antiviolenza, che da due anni opera nella provincia ennese, ha accolto tantissime donne e ha ricevuto tantissime chiamate di aiuto. Spesso, purtroppo, le volontarie non sono riuscite ad essere più incisive, perché le donne che chiamavano da altri paesi della provincia erano impossibilitate a venire al nostro sportello. A volte ci siamo spostate noi, ma con grandi difficoltà e rischi. Ecco perché nella scelta delle corsiste abbiamo cercato di accogliere le domande che ci sono pervenute da amiche di altre città: desideriamo che queste ultime possano formarsi per poi lavorare all’interno di uno sportello di Donneinsieme in altre città del nostro territorio. Creare una realtà come il nostro sportello antiviolenza è un servizio che desideriamo offrire alle donne e ai bambini che, nella nostra provincia, si trovano in una condizione di maltrattamento e disagio.
Il numero delle corsiste è stato aumentato a trenta: per le altre, comprese le amiche che hanno inviato la domanda incompleta, il II° corso sarà organizzato a marzo del 2013. Tutte le donne che ci hanno mandato i curricola per partecipare al corso di formazione verranno comunque ricontattate dalla segreteria organizzativa e potranno confermare o meno la volontà di partecipare.
Vogliamo ringraziarvi tutte quante ma, personalmente, desidero ringraziare le tante giovanissime che hanno presentato la domanda. L’appuntamento è solo rinviato di qualche mese: nel frattempo mi impegno personalmente a incontrarle in questi mesi, se lo vorranno, per accompagnarle, insieme alle volontarie di Donneinsieme, in un percorso di conoscenza della problematica della violenza che le preparerà al corso vero e proprio.

Alle trenta corsiste ammesse al I° corso auguriamo un buon lavoro e un arrivederci a sabato 6 ottobre; alle altre diamo appuntamento a marzo 2013.

Un abbraccio in sorellanza.
Maria Grasso – Presidente Donneinsieme “Sandra Crescimanno”

 

ELENCO DELLE AMMESSE AL I° CORSO I FORMAZIONE “TI TENGO PER MANO”
ORGANIZZATO DALL’ASSOCIAZIONE DONNEINSIEME “SANDRA CRESCIMANNO”
SPORTELLO ANTIVIOLENZA DI PIAZZA ARMERINA (EN)
INIZIO: 6 OTTOBRE 2012

1. ACCIARO DONATELLA RITA ( ENNA)
2. ACCIARO SANDRA ( CALASCIBETTA)
3. ALAIMO LETIZIA (AIDONE)
4. ALAIMO ANGELA (AIDONE)
5. ARANGIO VIVIANA (ENNA)
6. ARENA SIMONA (BARRAFRANCA)
7. BARRESI MARIA VITTORIA (PIAZZA ARMERINA)
8. BELLANTI MARIA (BARRAFRANCA)
9. BONOCCORSO VALENTINA (PIAZZA ARMERINA)
10. CUORE GRAZIELLA (PIAZZA ARMERINA)
11. DI DIO LUANA (ENNA)
12. DI VITA SALVATRICE (PIAZZA ARMERINA)
13. FARINATO SALVATRICE (AIDONE)
14. FULCO MARIA RITA (ENNA)
15. GIARRIZZO MARIANGELA WILMA (VALGUARNERA)
16. INGALA ALESSANDRA (BARRAFRANCA)
17. IRACI MARIA STELLA (BARRAFRANCA)
18. LAVURI MARIA ASSUNTA (AIDONE)
19. LEANZA GIOVANNA (AIDONE)
20. MILAZZO FILIPPA (AIDONE)
21. LO GIUDICE MARCELLA (PIAZZA ARMERINA )
22. MATINA ELOISA (CALASCIBETTA)
23. NOTO ORIANA (PIAZZA ARMERINA)
24. ROSSETTO FABIOLA (PIAZZA ARMERINA)
25. SCARLATA ROSA (ENNA)
26. STAZZONE MARA ( VALGUARNERA )
27. STRAZZANTE MICHELA (PIAZZA ARMERINA)
28. TOMASELLO CARMEN AZZURRA (AIDONE)
29. VACCARO ELISA (ENNA)
30. VARISANO STEFANIA (ENNA)


ELENCO AMMESSE AL II° CORSO - MARZO 2013

1. ALBA VITTORIA LOREN (PIAZZA ARMERINA)
2. BILELLO MIRIAM (ENNA)
3. CAMERINO CARLA (PIAZZA ARMERINA)
4. CUORE CAROLINA (PIAZZA ARMERINA )
5. DI CARA DOMENICA (VILLAROSA)
6. DI DIO CIANTIA DEMETRA (PIAZZA ARMERINA)
7. DI MARCO ALESSANDRA (ENNA)
8. DI SANO FRANCA (PIAZZA ARMERINA)
9. GOZZA MARIA (AIDONE)
10. LIBRO BENEDETTA (PIAZZA ARMERINA)
11. LO PRESTI LUCIA SALVATRICE (PIAZZA ARMERINA)
12. MILANO IRENE (ENNA)
13. MINACAPILLI DANIELA (PIAZZA ARMERINA)
14. LAUDANI FEDERICA (LEONFORTE)
15. RIZZO GAIA MANUELA (PIAZZA ARMERINA)
16. PALERMO CARMELA (AIDONE)
17. SCARCIONE FEDERICA (PIAZZA ARMERINA)
18. SCAVUZZO GRETA MARIA (PIAZZA ARMERINA)


DOMANDE PERVENUTE INCOMPLETE DELLA DOCUMENTAZIONE RICHIESTA

1. ARENA MARIA CONCETTA (PIAZZA ARMERINA)
2. CALANDRA NADIA CONCETTA
3. NICOLACI STEFANIA (PIAZZA ARMERINA)
4. COLINA PIERA ( ENNA)
5. GIUNTA DEBORA (ENNA)
6. MILICI GAIA (VALGUARNERA)
7. SALAMONE ROSA ( ENNA)
8. SAVARESE LUIGIA (ENNA)
9. SCAVUZZO FRANCESCA

11
Set

Carissime volontarie,
ho pensato che fosse importante "parlare" con voi che avete deciso o che state pensando di partecipare al Corso di Formazione di base per Operatrici di Sportello/ Centro Antiviolenza.

Alla base del lavoro dei Centri Antiviolenza vi è una profonda conoscenza delle cause della violenza domestica, delle diverse forme sotto cui si presenta e dell'impatto che ha sulle vittime, perchè la violenza lascia profonde cicatrici sia sul corpo che nell'anima, distruggendo l'autostima di un individuo.

Le volontarie degli sportelli e dei centri antiviolenza accolgono le donne nel pieno rispetto, con sensibilità, con empatia e avendo consapevolezza dei loro bisogni, sospendendo ogni giudizio personale nei loro confronti. Il nostro principale obiettivo è quello di accrescere la loro forza, così che possano prendere coscienza della loro condizione e intraprendere un percorso di autonomia che le liberi dalla spirale della violenza.

So che ognuna di voi è motivata a fare questo corso, ma so anche che, quando si scende in campo, tutto può diventare più difficile: ecco perchè prerequisito essenziale è la professionalità. Le operatrici devono essere adeguatamente formate e strutturate per lavorare in questo ambito, devono imparare a confrontarsi con le colleghe e soprattutto devono imparare a FARE GRUPPO.

Il GRUPPO è fondamentale perchè vi aiuterà a superare il dolore che vi pioverà addosso e vi consentirà di trovare, oltre alla vostra professionalità, le parole giuste per affrontare le varie problematiche che vi si presenteranno.

Care amiche, prima di compilare la scheda di iscrizione chiedetevi perchè lo fate facendo, perchè avete deciso di intraprendere questa strada, cosa sapete della violenza e com'è il vostro rapporto con le altre donne...

Chiedetevi se siete disponibili ad offrire qualche ora del vostro tempo in maniera assolutamente gratuita avendo "solo" come ricompensa il grazie di una donna che avete ascoltato, rincuorato e aiutato o il sorriso di un bambino che avete sottratto ad un padre violento.

Ci saranno momenti in cui penserete di avere fallito, quando per esempio le donne ritireranno la denuncia e ritorneranno a casa dal loro aguzzino: ma anche lì, dovete avere rispetto per le loro decisioni e, comunque, sappiate che non sarà mai un fallimento perchè avrete instillato dentro di loro una goccia di voglia di libertà, quella voglia che un giorno magari consentirà loro di uscire dalla violenza.

Voglio lasciarvi per poi, spero, ritrovarvi con le parole di una donna che riesce a cogliere l'essenza del dolore e a trasformarlo in forza viva...

"O donne povere e sole, violentate da chi non vi conosce.
Donne che avete mani sull'infanzia esultanti segreti d'amore,
tenete conto che la vostra voracità naturale non sarà mai sazia.
Mangerete polvere come io mangio polvere,
avrete sempre il filo della ragione che vi taglierà in due.
Ma da queste profonde ferite usciranno farfalle libere..."

Alda Merini


Un abbraccio in sorellanza. Maria Grasso

04
Giu

Sandra Crescimanno

Lunedì, 04 Giugno 2012
Pubblicato in Eventi

 

Sandra Crescimanno era una ragazza con dei sogni.
Sogni piccoli, per grandi imprese. Portava i capelli corti, tagliati alla maschietto... ed era coraggiosa. Nel 1982 dopo il diploma decise di lasciare il suo paese, Piazza Armerina, e andare da sola a studiare a Venezia. Lontano da casa, da Enna, dalla Sicilia. Voleva studiare lingue orientali, la sua passione. Nel suo paese la guardavano con stupore e invidia. Non erano tante le ragazze che, trent’anni fa, partivano per andare a studiare al Nord Italia e per di più sceglievano lingue lontane.
Ma Sandra era una ragazza con dei sogni.
A Venezia conobbe un ragazzo più grande di lei. Era un professore di musica. Diventarono amici. Ma lui voleva di più. Voleva che Sandra diventasse la sua fidanzata. Lo voleva con forza. Divenne un’ossessione.
Forse Sandra avvertì qualcosa, forse...ma non ebbe il tempo di fuggire e di salvarsi. Sandra fu uccisa a Venezia il 25 gennaio 1983 dal suo amico musicista. Fu accoltellata. Non ferite mortali, ferite che la uccisero lentamente... Morì dissanguata. La trovarono nella sua stanza alcuni compagni di università, preoccupati perchè la piccola ragazza siciliana non andava a lezione.
Sandra a Piazza Armerina non é più tornata.

I compagni di scuola portarono a piedi la bara di Sandra dalla cattedrale fino alla parte nuova della città. Al funerale parteciparono anche i genitori del musicista, che chiesero perdono ai genitori di Sandra e alle sue sorelle.

È tutto ciò che so di Sandra. Quello che ho sentito oggi a Piazza Armerina. Ora sono a letto, con la piazza del paese a pochi metri e una grande luna tonda sulla testa. Ho appena cercato notizie di Sandra su google. Ho passato al setaccio l’archivio dell’Ansa. Ho indagato tra i vecchi pezzi di Repubblica. Niente. I primi archivi on-line nascono nel 1984.
L’omicidio di Sandra Crescimanno, fuori da questo paese, non lo ricorda nessuno. Anche perché il suo omicida, il giovane musicista, dopo averla uccisa, si tolse la vita, gettandosi dal balcone della scuola di Musica dove insegnava. Nessun giallo. Nessun risvolto noir. Solo i sogni di una ragazza siciliana con i capelli alla maschietto e un’ossessione mortale di un giovane musicista veneziano.

Io sono capitata a Piazza Armerina per caso. O forse non é giusto parlare di caso.
Sono capitata a Piazza Armerina perché una donna, Maria Grasso, dopo aver letto il mio Malanova, mi ha cercata, scelta, voluta per l’inaugurazione dello sportello antiviolenza (il primo della provincia di Enna) dell’associazione “Donne insieme-Sandra Crescimanno”.
In certi posti non ci si capita, ci si deve arrivare. E io sono stata chiamata.
A Maria che ha insistito per la mia trasferta siciliana (oh quanto!) continuavo a ripetere: “Ma io che testimonianza posso dare? Cosa c’entro? Non sono adeguata. Ho solo scritto un libro, ma non conosco la violenza sulle donne”.
E invece, oggi ho capito, che forse il regalo più grande che Malanova e Anna Maria Scarfò mi hanno fatto è stato darmi una possibilità: capire cosa accade prima di una violenza, durante, dopo...diventare più sensibile ai racconti, più forte nella voglia di reagire, più cosciente che le donne devono aiutarsi l’un l’altra, che le cose si devono chiamare con il loro nome, senza paura (mai), che la violenza si vince «con la cultura e con l’educazione al rispetto, con lo scardinamento di certi luoghi comuni» (come dice Maria Grasso), con «una forma di amore che si chiama sorellanza e con la consapevolezza e la stima in se stesse» (come dice Raffaella Mauceri del centro antiviolenza Le Nereidi di Siracusa).
Quella di oggi è stata una giornata lunga... in un paese color ocra, fatto di pietre e di acqua, di strade di mattoni e piccole luci come in un presepe, di donne e di forza.
Oggi ho conosciuto Sandra Crescimanno e tante donne come lei... che hanno dei sogni.

 

Cristina Zagaria

 

fonte: www.cristinazagaria.it


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